Tata Aria: un’automobile di lusso in arrivo dall’India

Nuove interessanti novità arrivano dall’India, dove la Tata Motors ha in serbo una grossa sorpresa per il mercato europeo.

La Tata Motors, per chi ancora non lo sapesse, è una casa indiana famosa per aver prodotto recentemente la piccola Nano, automobile meno costosa del mondo, che in India è alla portata di una larghissima fetta del vasto parco consumatori del paese.

La casa indiana però non produce solamente la Nano, ha infatti nel suo carnet altre tipologie di vetture, tra le quali la Tata Aria, auto totalmente diversa dalla Nano e destinata ad un pubblico molto più esigente, basti pensare che costa l’equivalente in Rupie di 14.000 euro, cifra che in India in ben pochi possono permettersi.

La Tata Aria è, dunque, un’auto di lusso per il mercato indiano, ed infatti è una vettura piuttosto completa, essendo dotata di ben sei airbag, di ESP, di climatizzatore, di impianto stereo surround, di GPS e di cruise control, ovvero tutte cose comuni nel mercato Europeo ma assolutamente di altra categoria nel grande paese asiatico.

Parlavamo di una sorpresa, i dirigenti della casa indiana infatti, per giustificare maggiormente la spesa di produzione della Aria, piuttosto alte a causa della piattaforma sulla quale è costruita, che è stata progettata ad hoc, pensano di portare questo modello anche in Europa.

Lo sbarco, previsto per il 2011, andrà ad inserire la Tata Aria in un segmento di mercato piuttosto fortunato in Europa, le macchine lussuose a metà strada tra una monovolume ed un SUV, infatti, sono molto richieste ed hanno numeri di vendita quasi sorprendenti.

La Tata Aria si piazzerebbe come outsiders in questo segmento, potendo contare anche su un prezzo di vendita sensibilmente più basso rispetto a quello delle vetture rivali, certo non parliamo di un’auto con un grosso nome, né di un costruttore con una immagine consolidata e con una storia longeva alle spalle, ma la Aria potrebbe essere l’apripista ideale per far conoscere in Europa il costruttore indiano e spianare la strada al futuro arrivo della piccola Nano.

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